Sentenza della cassazione, possibile aprire cause in Italia contro la deportazione in Germania



Cari amici, la notizia della decisione della Cassazione è molto importante, ma dobbiamo ancora valutarne pienamente la portata.
Nei prossimi giorni, dopo aver letto la sentenza, potremo essere più precisi.
Sarà nostra cura continuare a informarvi sull’evolversi della situazione attraverso questo sito nella sezione Risarcimento.

 

Scarica qui il documento della sentenza della Cassazione
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Notizia Ansa - Arezzo,13 mar 2004 -13:32
Cassazione: ex deportati possono chiedere danni

Gli italiani deportati in Germania dai tedeschi - durante la seconda guerra mondiale - ed impiegati nei campi di "lavoro forzato" al servizio dell'industria bellica del Reich, possono d'ora in poi chiamare in causa l'attuale Repubblica federale di Germania per ottenere, con cause civili nei tribunali italiani, il risarcimento dei danni morali e patrimoniali subiti a causa della deportazione. Lo hanno deciso le sezioni unite della Cassazione con una sentenza che cambia la giurisprudenza del diritto internazionale. Finora, infatti, le richieste risarcitorie presentate in Italia, comprese quelle militari, erano sempre state respinte sulla base del principio di immunità riconosciuto agli stati sovrani.
Con la nuova sentenza 5044 della Cassazione chi è sopravvissuto ai lager, o i suoi eredi, può fare causa alla Germania nei tribunali italiani. Questa importante decisione della Suprema Corte ha dato ragione al ricorso di Luigi Ferrini, catturato dai tedeschi in provincia di Arezzo il 4 agosto del 1944 e deportato nel campo di sterminio di Kahla per lavorare alla produzione di aeroplani, missili e altre armi prodotte dalla 'Reimahg Werke' e dalla 'Messerschmitt'.